Post War Re-Construction: Tools For After – Mostra
16 aprile 2025
Mostra dell’innovazione architettonica italiana per un futuro sostenibile.
L‘Istituto Italiano di Cultura di Beirut e la Lebanese American University-LAU presentano la Mostra Post War Re-Construction: Tools For After, una selezione delle proposte più interessanti e innovative della nuova architettura italiana, presentata al pubblico libanese. La Mostra è stata ideata dal Dott. Angelo Gioè e curata dall’Arch. Maurizio Corrado.
La Mostra immergerà i visitatori nel mondo della cultura del design italiano e delle sue soluzioni innovative per affrontare le sfide critiche derivanti dalle attività umane sugli ecosistemi e sulla geologia della Terra.
Nell’era dell’Antropocene, le priorità per l’architettura sono la riconsiderazione dei materiali e delle pratiche costruttive. È su questo che si concentra l’attenzione della Mostra. Sir David Chipperfield, vincitore del Pritzker Prize nel 2023, il più alto riconoscimento nell’architettura, afferma: «Le questioni ambientali sono così importanti che mettono tutto in discussione e ridefiniscono le priorità della pratica architettonica. Non possiamo più ignorare il fatto che l’industria delle costruzioni e dello sviluppo in cui operiamo è una delle principali cause del cambiamento climatico.»
L’Architettura TFA presenta materiali alternativi, ecologici, naturali e biotecnologici per una cultura della costruzione efficace e possibile, piuttosto che gli architetti stessi. Le soluzioni proposte vanno dalla cultura costruttiva antica all’architettura vegetale e ai progetti per l’ambiente dell’uomo su altri pianeti.
Progetti e Progettisti:
Bamboo – Mauricio Cardenas Laverde
Around Donax – Margherita Bertoli (Arundo Art), Matteo Mannini (Canya Lab)
Terra Cruda – Geologika Collettiva, Barbara Narici, Maddalena Ferraresi
Paglia – curated by Eliana Baglioni
Biomateriali – Selenia Marinelli
Space Architecture – Valentina Sumini
Mobilità Sostenibile e Ricerca Architettonica – Massimo Iosa Ghini, Massimo Mariani
Tools For After è un progetto culturale risultato vincitore del primo bando Capitali della Creatività promosso dal Ministero degli Affari Esteri e rivolto agli Istituti Italiani di Cultura del mondo e alla rete diplomatico-consolare. Il progetto, concepito da Angelo Gioè, attuale direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Beirut, e curato nella sua interezza dall’architetto Maurizio Corrado, è stato presentato dall’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, dall’Istituto Italiano di cultura di Beirut (Design) e dall’Istituto Italiano di cultura di Sofia (Design) e prossimamente sarà presentato dall’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. L’iniziativa mostra la via italiana per affrontare le sfide dell’Antropocene.
Antropocene come metodo di lettura del reale. Tutto sta cambiando: l’economia, come pensare e fare cultura, la visione stessa del mondo e del posto dell’uomo nel cosmo. Argomenti, discorsi, paure, necessità, pensieri, regole, scenari su cui è fondata la nostra cultura sono di colpo diventati obsoleti e inutilizzabili. Il punto di non ritorno è dietro di noi, siamo entrati nel dopo.
Che fare? Quali sono gli strumenti per il dopo? Quali scenari ci aspettano? Quali i temi da affrontare? C’è bisogno di immaginare.
TFA è un laboratorio di idee, soluzioni, progetti, fantasie, modelli, strumenti per disegnare una mappa collettiva dell’immaginario dell’Antropocene, un’esplorazione collaborativa di possibilità, soluzioni e modi di affrontare la pratica quotidiana, è un appello all’utopia, a sviluppare l’immaginario, a proporre idee, a costruire un manuale di sopravvivenza per le prossime trasformazioni del mondo, un atlante di soluzioni, un ventaglio di strategie.