L’esposizione di Beirut, appositamente progettata dall’Archivio Gabriele Basilico di Milano per l’Istituto Italiano di Cultura della capitale libanese, include 57 opere realizzate da Gabriele Basilico tra il 1978 e il 2012, in bianco e nero e a colori.
Il progetto di questa mostra fa indirettamente riferimento a un libro del 2001, “Gabriele Basilico 55”, pubblicato dalla casa editrice inglese Phaidon Press, per la quale Basilico aveva selezionato 55 opere tra quelle che riteneva, allora, le sue foto più interessanti. La selezione attuale, pensata per il Beirut Art Center, propone una raccolta di immagini scelte a suo tempo dall’autore stesso e integrate con altre più recenti che raccontano i paesaggi urbani di città del mondo e realizzate per diversi incarichi professionali nel primo decennio degli anni Duemila.
Sono presenti in questa nuova selezione alcune opere appartenenti al primo lavoro di Basilico dedicato alle periferie industriali, “Milano. Ritratti di fabbriche”, una sorta di catalogazione di quella che era la realtà industriale milanese nel triennio 1978-1980, per lui un passaggio di estrema importanza, che segna l’abbandono quasi definitivo di una visione fotogiornalistica per rivolgersi invece al paesaggio urbano.
Da questo primo progetto, presentato nel 1983 al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, nascerà poi un’importante e prestigiosa partecipazione a una missione fotografica voluta dal governo francese, la Mission Photographique de la D.A.T.A.R. durante la quale il fotografo ha indagato le coste della Normandia, dal confine con il Belgio a Le Mont Saint-Michel, nel 1984-1985. Quindi la Beirut ferita dopo quindici anni di guerra civile, nel 1991, e quella ricostruita e proiettata nel futuro del 2011. E ancora: San Francisco ritratta da Basilico per incarico del MoMA San Francisco nel 2007, i porti di mare e, naturalmente, le città: Mosca, Shanghai, Barcellona, Istanbul, Parigi, Rio de Janeiro e altre ancora sino a Milano, la sua città natale.
La mostra è organizzata in collaborazione con Beirut Art Center e Archivio Gabriele Basilico, sotto il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Libano.
Il Beirut Art Center (BAC) è un’associazione no-profit, uno spazio e una piattaforma dedicati alla ricerca artistica e alle pratiche culturali a Beirut.
Sin dalla sua apertura nel 2009, il BAC ha favorito la creazione e la realizzazione di progetti e le interazioni tra iniziative culturali locali e internazionali in uno spazio aperto e attivo tutto l’anno. Negli ultimi anni il Beirut Art Center ha lavorato diligentemente in un periodo di crescente emergenza politica, finanziaria, economica, sociale e ambientale e di crisi crescente per creare un ponte tra la vita socio-politica, le pratiche artistiche e le istituzioni artistiche. Il programma in evoluzione del centro è guidato dai nostri sensi, dal linguaggio o piuttosto dalla sua inadeguatezza, e dal rapporto con il nostro ambiente, gli altri e i nostri possibili futuri. Si compone di mostre, iniziative di apprendimento concepite per varie età e abilità, cinema e musica, e coinvolge diverse comunità.
Archivio Gabriele Basilico
Diretto da Giovanna Calvenzi Basilico con Filippo Maggia in qualità di Head of projects, l’Archivio Gabriele Basilico, naturale prosecuzione dell’attività dello Studio Basilico, conserva i negativi, i provini, le diapositive e le stampe realizzati dal fotografo milanese dal 1970 al 2013. Si occupa della tutela dell’immagine dell’autore, organizza mostre e coordina la pubblicazione di libri a lui dedicati. È aperto al dialogo con studenti, ricercatori e collezionisti.
Sito web: https://www.archiviogabrielebasilico.it/