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XXV SLIM | NUOVA SCENA ITALIANA NEL MONDO | “IL TEMPO È SLOGATO”

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IL TEMPO È SLOGATO di Jacopo Giacomoni
prima assoluta in Libano
Gulbenkian Theatre, LAU – Beirut
14 ottobre, ore 20:00
Regia di Aliya Khalidi

Attraverso un dispositivo drammaturgico che de-construisce e ricostruisce il dialogo tra padre e figlio, Il tempo è slogato dà forma plastica – in scena e nel linguaggio – alla disarticolazione del tempo che affligge la mente quando inizia a decadere. Il testo nasce dall’esperienza dell’Alzheimer: una malattia che incide profondamente nell’orizzonte simbolico del nostro presente, interrogando ciò che resta dell’identità, della memoria, e di quel logos che lentamente si corrode.

La drammaturgia struttura loop testuali a partire da ricordi paterni trascritti dal figlio, dettati e reiterati attraverso un programma di scrittura automatica. Ogni memoria, tema, immagine, viene concepita come una stanza mentale, un’installazione scenica che il pubblico attraversa liberamente, scegliendo un proprio percorso temporale e spaziale.

Coniugando ricerca filosofica, dimensione autobiografica e sperimentazione linguistica, Giacomoni forma una drammaturgia audace e contemporanea. Il dispositivo teatrale sembra rievocare la lezione della neo-avanguardia poetica (Balestrini, ad esempio), ma anche il pensiero hauntologico di Derrida e le risonanze contemporanee che Mark Fisher attualizza, laddove il presente è infestato da un passato che non si può dimenticare, eppure non si riesce più a ricordare. Il tempo è slogato è parte del progetto internazionale Nuova scena italiana – dal mondo a Riccione, ideato da Riccione Teatro e dal Ministero degli Affari Esteri, che ha visto l’opera rappresentata in Italia e all’estero.

“Il processo sloga il testo come la memoria di mio padre è slogata dalla demenza.”
Jacopo Giacomoni

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Aliya Khalidi (nata nel 1963) è un’attrice, regista teatrale e docente, attiva nel mondo del teatro arabo da oltre vent’anni. È anche formatrice per oratori pubblici e conduttori televisivi. Ha conseguito un Master in regia e un Dottorato in Teatro Arabo nel Regno Unito.

Attualmente insegna Storia del teatro arabo e Regia teatrale presso la Lebanese American University (LAU). Nel 2022 ha fondato FADA – Foundation for Arab Dramatic Arts, una delle poche fondazioni indipendenti nel mondo arabo dedicate all’archiviazione e alla conservazione del patrimonio teatrale arabo. Nel suo lavoro artistico, Khalidi esplora temi legati all’identità femminile, alla memoria e alla condizione palestinese. Tra le sue regie più significative vi sono 80 Steps, selezionato per rappresentare il Libano al Festival del Teatro Arabo di Sharjah (2014); Anbara, ispirato alla figura della pioniera femminista Anbara Salam Khalidi, sua nonna; e Food and Fadwa, ambientato a Betlemme, che affronta la vita quotidiana sotto occupazione.

È inoltre attivamente impegnata in progetti di teatro sociale, portando rappresentazioni artistiche nei campi profughi palestinesi, con l’obiettivo di rendere l’arte accessibile anche alle comunità marginalizzate.

  • Organizzato da: IIC Beirut - Ambasciata d'Italia
  • In collaborazione con: LAU-Lebanese American University - Teatro Riccione