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SIMPOSIO “POST WAR RE-CONSTRUCTION: TOOLS FOR AFTER” | DALLE MANI ALL’HABITAT: LA BIOFABBRICAZIONE A SOSTEGNO DELLA COESISTENZA DI PIÙ SPECIE E DELLA SOSTENIBILITÀ GUIDATA DALLA COMUNITÀ

2025 TFA simposio Marinelli

SESSIONE I
CITTA’ SOSTENIBILE
16 aprile 2025 – 16:40 / 17:00

DALLE MANI ALL’HABITAT: LA BIOFABBRICAZIONE A SOSTEGNO DELLA COESISTENZA DI PIÙ SPECIE E DELLA SOSTENIBILITÀ GUIDATA DALLA COMUNITÀ

ABSTRACT:

La conferenza si concentrerà sulla mia ricerca come bioarchitetto e attivista dei materiali. Incorporando le pratiche sostenibili nella sperimentazione pratica, il mio lavoro promuove il dialogo interdisciplinare per favorire approcci innovativi nell’architettura e nel design, ispirando nuove estetiche e suscitando riflessioni sull’abitare in spazi “bioinformati” – contribuendo infine alla creazione di habitat rigenerativi che supportino la convivenza umana e non umana. L’obiettivo è duplice: da un lato, dare alle comunità la possibilità di plasmare i propri ambienti attraverso laboratori fai-da-te e, dall’altro, sviluppare biomateriali sostenibili derivati da residui biologici, come alternative ai materiali da costruzione tradizionali.

Obiettivo 1 – Responsabilizzare le comunità: Coinvolgere le comunità, in particolare le generazioni più giovani, nella creazione di materiali invita alla gestione collettiva e alla responsabilità condivisa per gli ecosistemi locali. Questo approccio ridistribuisce la conoscenza e l’agenzia per coltivare una pratica accessibile e inclusiva attraverso l’apprendimento sensoriale. Collegando le persone intimamente con i materiali che co-creano, questo approccio trascende la convenzionale educazione alla sostenibilità, promuovendo mentalità incarnate, empatiche ed eco-consapevoli – un passaggio da “ego” a “eco”.

Obiettivo 2 – Produrre prototipi di biomateriali: La mia ricerca indaga anche sulla biofabbricazione come strumento per incoraggiare la riflessione sull’impatto del settore edilizio sugli ecosistemi, esplorando in particolare i residui alimentari come risorse per la costruzione. SeaCrete, ad esempio, è una serie di biopiastrelle realizzate con conchiglie di recupero e trae ispirazione dalla tradizione di pesca e allevamento di cozze della mia città natale, Taranto. Questa produzione è stata per secoli una pietra miliare dell’economia locale, generando notevoli rifiuti. Tuttavia, le conchiglie dei molluschi, composte per oltre il 90% da carbonato di calcio, rappresentano una valida alternativa ai materiali a base di cemento, riducendo potenzialmente le attività di estrazione e diminuendo l’impronta ambientale delle costruzioni.


SELENIA MARINELLI – BIOGRAFIA

Bioarchitetto con dottorato di ricerca, ricercatore indipendente e attivista materiale. Aderendo a un approccio postumanista e femminista materiale, l’obiettivo della sua ricerca è ridefinire l’architettura come luogo di coesistenza tra abitanti umani e non umani. Per questo motivo, Selenia conduce come ricercatrice indipendente una sperimentazione pratica sulla creazione fai-da-te di biomateriali, per promuovere l’attivismo materiale attraverso un approccio transdisciplinare al design dei materiali. Oltre alle applicazioni funzionali, il suo lavoro con i biomateriali mira anche a stimolare scenari artistici e speculativi ed è stato esposto in diverse mostre.

Dal 2021 lavora per FVA – New Media Research come Project Manager in progetti finanziati dall’UE incentrati sulla bioeconomia circolare sostenibile e sulla protezione del mare.

Parole chiave: spazi bioinformati; coesistenza di più specie; femminismo materiale postumano;

  • Organizzato da: IIC Beirut - Ambasciata d'Italia
  • In collaborazione con: LAU-Lebanese American University