Concerto del Shulùq Ensemble (Calogero Giallanza, flauto – Salim Dada, chitarra, voce – Andrea Piccioni, percussioni) con musiche ispirate alle poesie di Ibn Hamdìs, malinconico poeta Arabo- Siciliano dell’XI secolo che, avendo lasciato la Sicilia dopo la conquista Normanna, per tutta la vita cantò nei sui versi la Sicilia come un Paradiso perduto, con la confusa e vaga consapevolezza che in quel travaso, dal mondo greco all’arabo, la Sicilia avesse sintetizzato la propria più autentica spiritualità. Queste sono le radici del progetto “Il Sogno di Hamdìs”, una ricerca che intende seguire e ritrovare, nello svolgersi di un tempo millenario, il filo di un discorso artistico specifico, della Sicilia e del Mediterraneo, un “ponte” fatto di armonie, di suoni e di sensibilità comuni, un “mare nostro” che nonostante tantissime volte si sia bagnato di sangue, riesce comunque a parlare di pace. Oggi molto spesso si discute riguardo alla cultura e alla civiltà Araba in maniera errata e distorta, dimenticando spesso le innovazioni e le contaminazioni culturali che questa ha prodotto nel tempo: questo “Progetto” prova a smentire l’equivoco e ad affermare ciò che di buono e positivo Oriente e Occidente possono trarre da un reciproco scambio.