L’Istituto Italiano di Cultura di Beirut organizza, per il Festival Beirut Chants e nell’ambito dell’edizione 2025, un concerto del celebre Quartetto di Cremona.
ARTISTI
Cristiano Gualco – violino Nicola Amati, Cremona 1640
Paolo Andreoli – violino Paolo Antonio Testore, Milano ca. 1758 (Kulturfonds Peter Eckes)
Simone Gramaglia – viola Giovanni Paolo Maggini “Joyce”, Brescia ca.1625 (Fondazione Pro Canale, Milano)
Giovanni Scaglione – violoncello Dom Nicola Amati, Bologna 1712 (Kulturfonds Peter Eckes)
PROGRAMMA:
Parte I
Johann Sebastian Bach (1685–1750):
Die Kunst der Fuge, BWV 1080 (L’Arte della Fuga)
L’ultima e monumentale esplorazione del contrappunto di Bach, un viaggio spirituale e intellettuale attraverso le infinite possibilità della fuga.
– Intervallo –
Parte II
Franz Schubert (1797–1828):
Quartetto per archi n. 14 in re minore, D. 810
“Der Tod und das Mädchen” (La morte e la fanciulla)
Composto nel 1824, questo quartetto è una delle opere più intense e drammatiche di Schubert, costruito attorno al suo precedente lied “La morte e la fanciulla”. È sia una riflessione sulla mortalità sia un testamento alla resilienza umana.
1. Allegro
2. Andante con moto – Variazioni sul lied “Der Tod und das Mädchen”
3. Scherzo: Allegro molto – Trio
4. Presto – Tarantella
BIOGRAFIA
Nato nel 2000 all’interno dell’Accademia Walter Stauffer di Cremona, il Quartetto di Cremona ha saputo conquistare in pochi anni un posto di assoluto rilievo nel panorama musicale internazionale. Da oltre vent’anni, la formazione stabile composta da Cristiano Gualco e Paolo Andreoli ai violini, Simone Gramaglia alla viola e Giovanni Scaglione al violoncello porta nel mondo un’idea di musica da camera che unisce rigore, sensibilità e un’eleganza tutta italiana.
Fin dagli esordi, il Quartetto si è distinto per la capacità di fondere la grande tradizione esecutiva italiana con una visione moderna, viva e comunicativa. Le loro interpretazioni – note per la profondità, la cura del dettaglio e una qualità timbrica di straordinaria raffinatezza – attraversano con naturalezza secoli di repertorio: da Haydn, Mozart e Beethoven fino ai linguaggi della contemporaneità, senza mai perdere un’attenzione speciale per il patrimonio musicale italiano, che il Quartetto promuove e rinnova con passione.
Il loro percorso artistico li ha portati a esibirsi nelle sale da concerto più amate e prestigiose del mondo: dalla Wigmore Hall di Londra al Concertgebouw di Amsterdam, dalla Elbphilharmonie di Amburgo alla Società del Quartetto di Milano. Le registrazioni realizzate per l’etichetta Audite, tra cui spicca l’integrale dei Quartetti di Beethoven, hanno raccolto premi, entusiasmi e riconoscimenti unanimi dalla critica internazionale.
Accanto all’attività concertistica, i membri del Quartetto di Cremona dedicano una parte fondamentale della loro carriera all’insegnamento. Dal 2011 sono docenti dell’Accademia Stauffer, dove formano giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, trasmettendo un’eredità artistica fondata su esperienza, ricerca e dedizione.
Riconosciuto come ambasciatore di eccellenza della propria città – che nel 2015 ha conferito alla formazione la cittadinanza onoraria – il Quartetto ha ricevuto nel 2019 anche il prestigioso Franco Buitoni Award, a testimonianza del suo ruolo nella diffusione della musica da camera italiana nel mondo.
Nel 2025, venticinque anni dopo il loro debutto, il Quartetto di Cremona continua a rappresentare una delle realtà più luminose della scena musicale contemporanea: un ensemble che, con dedizione e ispirazione, custodisce e rinnova lo spirito più autentico della grande tradizione cremonese.