‘A vita è suonno è il nome del progetto di questo concept album originale, interamente scritto in lingua napoletana, presentato dall’Istituto Italiano di Cultura, ideato e realizzato da musicisti italiani e libanesi, fra i quali Pasquale Porciello (ideazione, composizione e arrangiamenti), Nidal Abou-Samra (piano, sassofono soprano e tenore), Makram Aboul Hosn (contrabbasso), Khaled Yassine (percussioni e batteria), Jana Semaan (violoncello).
La lingua è quella popolare che viene direttamente da Basile, passando per l’Ottocento e il Novecento di Russo, Di Giacomo, Viviani, Scarpetta e Eduardo. Tanti sono i riferimenti alla grande letteratura italiana e europea, con un occhio privilegiato a quella napoletana.
Il modello canzone e l’idea melodica sono mutuati dalla tradizione della musica e della canzone napoletana, così come le molte strutture armoniche arricchite dall’esperienza mediorientale e dall’incontro di musiche e musicisti di ogni provenienza.
Il progetto nel suo complesso verrà realizzato e portato a termine fra il 2021 e il 2022, con la partecipazione di vari artisti, come la pittrice iraniana basata a Beirut Negin Fallah e la video-maker libanese Lara Nohra che realizzerà un breve documentario sulla realizzazione del disco e la difficoltà di fare arte in un paese come il Libano.
L’arte è sempre e soprattutto ora necessaria e vitale. L’arte vive e fa vivere e, come dice uno dei brani del disco, “‘a luce fa cchiù luce dint’ ‘ô scuro”.
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